VINCENT DUMAI - BAPTISTE WULLSCHLEGER
Giardino di Terra
PARTNER: MOAK

In un’epoca di cambiamenti climatici e perdita della biodiversità, Giardino di Terra esplora soluzioni alternative per rispondere alle profonde trasformazioni in atto. Attraverso un approccio manifesto e poetico, questo giardino celebra la riscoperta dei materiali naturali, immaginando un futuro più desiderabile, in cui l’umanità e la natura coesistano in armonia.

Il giardino mette in contrasto frammenti di architettura in terra cruda con la vegetazione mediterranea. Otto colonne, costruite in terra battuta, si ergono come testimoni silenziosi di un’antica tecnica che consiste nel compattare strati successivi di terra leggermente umida all’interno di una cassaforma. Le loro forme circolari esplorano i limiti espressivi di questo materiale, giocando con curve e scanalature. Questa architettura poetica dialoga con la luce mutevole del sito, creando delicati giochi di ombre e bagliori nel corso della giornata.
La palette vegetale è composta dalla macchia mediterranea, con un intervento paesaggistico il più discreto possibile. Le specie vegetali selezionate, adattate alle estati secche della Sicilia, mettono in risalto la bellezza naturale del luogo.
Gli elementi architettonici, con le loro linee verticali regolari, introducono un senso di ordine—un tocco antropico che contrasta con l’abbondanza selvaggia della vita vegetale. L’evanescenza delle graminacee racconta la bellezza del caos. Le forme riprendono la geometria dell’architettura antica, evocando rovine di templi e il trascorrere del tempo. Ai piedi del vulcano, Giardino di Terra diventa un dialogo tra rovina e vita, tra l’immobilità fragile delle colonne e l’energia indomita delle piante. Destinate all’erosione, le colonne di terra cruda ricordano l’impermanenza delle creazioni umane. Ma la loro dissoluzione non è una fine, bensì una trasformazione: dove l’argilla si sgretola, la vita attecchisce.

Radicepura Garden festival
Progettisti
Vincent Dumay

Vincent Dumay, francese d’origine, lavora come architetto indipendente tra la Svezia e la Francia. I cambiamenti climatici sono al centro del suo lavoro, alimentando il suo interesse verso i materiali naturali. In collaborazione con Baptiste Wullschleger, disegna giardini che evidenziano la poesia della costruzione in terra e la bellezza della materia viva e, una poesia che esplora il processo di modellamento e l’artigianato.

Baptiste Wullschleger

Baptiste Wullschleger è un architetto e progettista paesaggista francese, lavora come partner presso lo studio di paesaggio Zeppelin in Normandia. Appassionato naturalista e fotografo di fauna selvatica, Baptiste utilizza le sue osservazioni per guidare i progetti di architettura e paesaggio verso una coesistenza armoniosa con la natura selvaggia e non umana. In collaborazione con Vincent Dumay, progetta giardini che evidenziano la poesia della costruzione in terra e la bellezza della materia vivente.

Categories

Museum Hours

9:30–6:00, Monday Until 8:00

Museum Location

2270 S Real Camino Lake California

The Loquet Museum fuels a journey of discovery across time to enable
solutions for a brighter future rich in nature and culture.