I visitatori sono incoraggiati a sedersi su antichi materiali da costruzione, con l’impressione di trovarsi in un luogo selvaggio. Il camino sollevato si configura quasi un faro di speranza necessario per l’umanità, una luce nell’oscurità, nonché un promemoria del potere distruttivo e creativo dell’imponente vulcano vicino (l’Etna) che ospita un ambiente simile a quello del giardino.
Il giardino rappresenta una nuova terra, un paesaggio vulcanico dove solo pochi individui si sono adattati a prosperare in dure condizioni di vita. La vastità aperta del giardino evoca un senso di soggezione. Paesaggi estesi si estendono verso un orizzonte sconfinato, dove il cielo incontra la terra in un abbraccio maestoso. Spaziosi e aperti, questi panorami ispirano un senso di libertà e tranquillità. L’aria sembra più leggera, respirare è più facile in questa distesa confinata. È un luogo dove la mente può vagare, persa nell’immensità della contemplazione, e dove l’anima può trovare un senso di pace e meraviglia.
Lo spazio è uno studio di contrasti. La sabbia vulcanica nera, come un cielo illuminato dalla luna, si increspa sotto la brezza gentile, riflettendo il cielo sereno. Le erbe alte, che ondeggiano ritmicamente, creano un senso di isolamento. Pietre posizionate con cura, simboli di forza e permanenza, punteggiano il design minimalista. Questo spazio intimo è un luogo di contemplazione, dove la mente può trovare conforto nell’armonioso gioco di luce e ombra e il rilassante fruscio dell’erba.